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Le preoccupazioni principali dovute all'uso di energia nucleare per la produzione di elettricità riguardano l'impatto sull'ambiente e la sicurezza delle persone.
Alcuni incidenti nucleari hanno provocato una contaminazione radioattiva. Il più grave incidente, il disastro di Černobyl', ha ucciso delle persone, provocato feriti e danneggiato e reso inutilizzabili per decenni grandi estensioni di terra. Si teme che possano ripetersi altri incidenti simili, come accaduto recentemente in Giappone con il Disastro di Fukushima Daiichi.
Altre critiche riguardano i rischi di contaminazione radioattiva nelle fasi di estrazione, arricchimento, smaltimento e deposito a lungo termine di combustibile nucleare esaurito. Incidenti in questi settori sono molto meno noti, ma non rari e annoverano alcuni dei più gravi incidenti avvenuti dal secondo dopoguerra a oggi (Windscale/Sellafield, Tricastin ecc.)[ senza fonte ]. Il rispetto rigoroso del principio di precauzione suggerirebbe di prendere in considerazione solo quelle tecnologie che dimostrino di non causare un danno significativo alla salute dei viventi o della biosfera.
Un altro problema è l'elevata quantità di acqua necessaria per il raffreddamento e l'immissione delle acque calde nei sistemi idrici: ciò in alcuni ecosistemi può causare pericoli per la salute delle forme di vita acquatica, come per talune specie di pesci già a rischio di estinzione. Tali difficoltà possono essere notevolmente ridotte usando torri di raffreddamento, che di solito sono collocate in quei luoghi dove si ritiene inaccettabile un riscaldamento eccessivo delle acque o vi è scarsità di acqua per refrigerare il condensatore della centrale, oppure costruendo le centrali vicino al mare dove la disponibilità di acqua è quasi sempre assicurata.
Tale problematica accomuna solo parzialmente gli impianti nucleari a quelli termoelettrici. Da un lato il rendimento termodinamico di una centrale nucleare è nettamente più basso di quello di un moderno impianto termoelettrico (30-35% contro 60%), e pertanto a parità di elettricità prodotta gli scarichi termici sono circa doppi. Dall'altra una centrale termoelettrica può, per tipologia e collocazione geografica, essere allacciata a reti di teleriscaldamento (cogenerazione), recuperando così una ulteriore quota di calore anziché disperderlo in ambiente. Tali applicazioni non sono praticamente attuabili per gli impianti nucleari.
Дата добавления: 2015-11-14; просмотров: 46 | Нарушение авторских прав
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